giovedì 14 febbraio 2013

Riempio vuoti

   Vi avverto anticipatamente che in questo post non scriverò niente di utile, niente di concreto o che vi possa far pensare a quanto io sia bravo e intelligente. E' solo uno spazio che andava riempito. Punto. Quindi se avete tempo da perdere, qualche minuto per distrarvi, proseguite senza interruzioni, leggete tutto d'un fiato proprio come io ora sto scrivendo: testa china e giù a spingere su dei bottoni in una sequenza che abbia un qualche significato logico, o no. Serve a me per sfogarmi, a te non lo so. Ma sei ancora in tempo. Scrivo perché è semplice: lo pensi, lo scrivi. Nessun'altro passaggio intermedio, nessun tempo per ripensamenti o giudizi approssimativi di terze persone. Scrivi, butti giù parole, le rigiri, ci giochi, ti diverti e poi le rimetti a posto. C'è chi ci ha fatto anche degli studi arrivando alla conclusione che scrivere disintossica la mente da angoscia e stress. E allora? Serve altro? Fai finta di crederci e continua. Puoi addirittura inventare delle parole con poideomao bi leiseive fam, passando da intelligente. Puoi dettare il tempo, piùveloce o, più, lento. Può farlo chiunque, dai più piccoli ai più grandi. Unica controindicazione è maneggiarle con cura, possono essere taglienti, fare male o essere fraintese. E da lì, poi, non ne esci più fuori. Ti fai tanti nemici, si crea un circolo vizioso, una sorta di sfida tra te e loro che non saprai mai chi alla fine vincerà. Le virgole sono ostacoli duri da saltare, il punto non sai mai dove ti porta. Quello esclamativo mette soggezione, rimane il punto interrogativo a cui nessuno riesce mai a rispondere. Meglio evitare. Il vocabolario è ampio, fai una scelta accurata. Passando ad un livello avanzato di scrittura creativa, aggiungendo un pizzico di generosità, si può anche far viaggiare, si può prendere per mano il lettore e portarlo verso altri posti. Qui non c'è nessun trucco, questa è magia. Provateci. Questo è il divertimento, questo è il mio passatempo, questo spero sia un giorno il mio lavoro, in caso contrario, come in ogni storia drammatica che si rispetti, rimarranno sempre e comunque vicino a me dei compagni che sanno accettare colpi traditrici alla schiena. Lunga vita sulla mia tastiera alle consonanti sorde e sonore, onore a quelle doppie: loro si che sanno cos'è la fatica, un colpo e subito dopo un altro senza riprendere fiato. Sfido chiunque. Scrivere serve. Serve per lasciare un segno, per trasmettere le idee. Scrivere serve. Serve soprattutto per esercitarsi a chi seriamente e con convinzione scrive Sanvalentino tutto attaccato e San Remo staccato. Questo pezzo serve a voi. Dicono che il mondo è di chi se lo piglia, dove non è specificato ma scrivere può cambiare le cose. Anche i santi.

1 commento:

  1. Non definirei "niente di utile" ciò che hai scritto, anzi ...
    Operazione molto interessante sulle dinamiche della scrittura.

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